La legge di bilancio per il 2020 ha previsto che le misure in favore della creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile possano essere integrate, nel rispetto della normativa dell'UE, con una quota di finanziamento a fondo perduto, concesso con procedura a sportello, in misura non superiore al 20% delle spese ammissibili a valere su risorse dei fondi strutturali e d'investimento europei, sulla base di convenzioni tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Amministrazioni titolari dei programmi, sentito il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Per tali finalità è stata autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022 e 2023.
Il decreto in oggetto va a ridefinire le modalità di attuazione delle misure per l'autoimprenditorialità femminile e giovanile. Il decreto e le disposizioni previste si applicheranno alle domande di agevolazione presentate a partire dalla data che sarà indicata nel successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, che ne stabilirà criteri e modalità di esecuzione. Fino a quando non sarà emanato questo ulteriore provvedimento resteranno valide le disposizioni di cui al decreto interministeriale 8 luglio 2015 , n. 140 che prevede:

  • l'accesso alla misura non solo per i giovani fino a 35 anni, ma anche alle donne indipendentemente dall'età;
  • l'applicabilità a tutto il territorio nazionale;
  • solo la concessione di mutui agevolati a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di euro (per singola impresa);
  • la possibilità di presentare la domanda di accesso alle agevolazioni alle imprese costituite al massimo da 12 mesi;
  • la possibilità di presentazione della domanda anche da parte di persone fisiche che intendono costituire una società.

Si coglie, infine, l'occasione per ricordare che la Legge di Bilancio per il 2021 ha previsto ulteriori misure per l'imprenditoria femminile attraverso la creazione di un Fondo a sostegno per l'impresa femminile con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Anche questa norma per essere operativa necessiterà di un decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico che dovrebbe essere emanato entro il prossimo 28 febbraio ed al quale il Ministero stesso sta lavorando.